Cosa si intende per impronta di carbonio
L’impronta di carbonio è l’indicatore che misura le emissioni di gas serra generate da un prodotto, un processo o un’organizzazione, espresse in equivalenti di CO₂. Riguarda l’anidride carbonica, ma anche metano, protossido di azoto e gas fluorurati, principali responsabili del riscaldamento globale.
Per un componente cruciale come la sfera industriale, la valutazione dell’impronta di carbonio deve considerare l’intero ciclo di vita (LCA). Ciò significa mappare ogni fase: l’estrazione di acciai, l’adozione di ceramiche o polimeri, il consumo energetico negli stabilimenti, e anche la logistica e il riciclo finale. Sebbene di piccole dimensioni, questo oggetto racchiude una catena produttiva articolata, e la sua ottimizzazione è fondamentale per ridurre sensibilmente l’impatto ambientale globale.
Per garantire uniformità nella misurazione, vengono utilizzati standard internazionali come il GHG Protocol e la norma ISO 14064-1, che distinguono 3 categorie di emissioni:
- Scope 1: emissioni dirette generate dalle attività controllate dall’azienda (es. combustione di gas nei forni o carburanti per i veicoli).
- Scope 2: emissioni indirette legate all’elettricità acquistata, riducibili tramite energie rinnovabili o autoproduzione da fotovoltaico.
- Scope 3: emissioni indirette lungo la catena del valore, dalla produzione delle materie prime al trasporto, dai viaggi di lavoro fino allo smaltimento o riciclo.
Un’analisi completa consente non solo di misurare le emissioni, ma di individuare i punti critici e avviare così un miglioramento continuo.
Le principali fonti di emissione nella produzione di sfere
Per ottenere una riduzione dell’impronta di carbonio è fondamentale sapere dove si concentrano le emissioni nell’industria. Quando parliamo di produzione di sfere di precisione, i fattori chiave sono due: energia e materiali da un lato, logistica e imballaggi dall’altro.
Energia e materiali, il cuore dell’impatto produttivo
Forgiatura, trattamenti termici, rettifica e lucidatura richiedono grandi quantità di energia. Se questa proviene da fonti fossili, il contributo alle emissioni (Scope 1 e Scope 2) cresce in modo rilevante. Anche le materie prime fanno la differenza: l’acciaio riciclato e materiali innovativi biocompatibili hanno un’impronta molto più bassa rispetto a quello primario. Un controllo attento su questi aspetti consente di ridurre in modo significativo la carbon footprint complessiva.
Logistica e imballaggi, il peso nascosto delle forniture
Dopo la produzione, le sfere devono raggiungere clienti in diversi Paesi. Trasporti su gomma o via aerea incidono molto più delle alternative ferroviarie o marittime, che sono più sostenibili. Anche gli imballaggi hanno un ruolo cruciale: materiali riciclabili e leggeri, cos’ come design ottimizzati per ridurre volumi e peso, permettono di diminuire le emissioni legate al trasporto (Scope 3) senza compromettere la protezione del prodotto.
Strategie per ridurre l’impronta di carbonio nell’industria
Abbattere le emissioni di CO₂ è pertanto il risultato di un insieme di pratiche coordinate, non di un singolo intervento.
Sono tre le leve principali che guidano la trasformazione della produzione:
Efficienza energetica: produrre di più consumando meno
L’energia è la voce che pesa di più sulle emissioni industriali. Forni elettrici di nuova generazione, sistemi di recupero del calore, illuminazione LED e motori efficienti permettono di ridurre drasticamente i consumi. La manutenzione predittiva, inoltre, mantiene gli impianti sempre alla massima resa.
Un processo più efficiente equivale a un taglio concreto delle emissioni e a una maggiore competitività.
Materie prime in circolo grazie al riciclo e al riutilizzo
Per ridurre l’impatto ambientale è fondamentale ridurre la dipendenza da risorse vergini. Integrare acciai e polimeri riciclati nei processi produttivi riduce le emissioni legate all’estrazione e alla lavorazione. Anche gli scarti generati durante la rettifica o la lucidatura possono essere rifusi e riutilizzati, mentre le sfere difettose possono essere rigenerate. È il principio dell’economia circolare applicato in modo concreto.
Se vuoi approfondire, trovi un quadro più completo sul tema nel nostro articolo sulla sostenibilità dell’industria.
Digitalizzazione per processi più leggeri e sostenibili
La tecnologia digitale è un alleato potente della sostenibilità. Con le simulazioni 3D e il CAD/CAM si possono ottimizzare i processi prima della produzione fisica, riducendo prove ed errori. Automazione e monitoraggio in tempo reale permettono di individuare inefficienze e di diminuire sprechi. La digitalizzazione, in questo senso, trasforma l’innovazione in una riduzione misurabile della carbon footprint.
Ti interessa questo argomento? Leggi l’approfondimento sulla digitalizzazione dei processi nella produzione di sfere di precisione.
Certificazioni ambientali e conformità RGPBALLS
Per trasformare gli impegni ambientali in fatti concreti, la trasparenza è cruciale. RGPBALLS adotta un sistema di gestione integrato, certificato secondo standard internazionali che attesta il nostro percorso di responsabilità:
- ISO 14001:2015 (Gestione Ambientale): assicura il controllo sistematico e la costante riduzione degli impatti ecologici delle nostre operazioni
- ISO 9001:2015 (Qualità): integra processi di produzione efficienti, che sono per definizione meno dispendiosi e più sostenibili.
- ISO 45001:2018 (Salute e Sicurezza): complementa la nostra visione responsabile, garantendo il benessere dei nostri collaboratori.
Le sfere di precisione RGPBALLS rappresentano l’incontro tra performance e responsabilità: prodotti ad altissima qualità, progettati e realizzati per trasformare la riduzione dell’impronta di carbonio in un’opportunità per innovare e differenziarsi, davvero, nell’industria.
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